alisia cruciani . fotografa freelance . racconto del
territorio . ricerca documentaria . commerciale .

























A fine dicembre 2019 si era dimesso il ministro
dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, deputato Cinquestelle e professore di Economia politica: esaminata la situazione, aveva chiesto dei fondi che non gli erano stati concessi. Allora, prima del virus, riteneva indispensabili 3 miliardi di finanziamento strutturale. Nell’ultimo Decreto Rilancio, quindi post virus, alla scuola,questa scuola italiana, sono stati destinati 1 miliardo e 400 milioni, la metà di quelli per Alitalia. All’alba della nostra Repubblica, un padre della Patria come Piero Calamandrei disse parole definitive sulla questione: «Se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola, a lungo andare, è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte Costituzionale».
Fonti: "Coronavirus, Azzolina alla riunione dei ministri UE", Stampa e Comunicazione, MIUR;
"Tutti all'ultimo banco nella scuola dimenticata", di Carlo Verdelli - Corriere della Sera, rai radio 3.
D.A.D. Ricerca di fotografia documentaria. Civitanova Marche (MC), giugno 2020.
(Si ringraziano per la disponibilità e la gentilezza gli operatori, gli insegnanti e gli studenti della scuola "Stella Maris" di Civitanova Marche)
D.A.D. (acronimo di didattica a distanza) è una ricerca fotografica che mostra la struttura organica e costituente della scuola: le persone. Il lavoro prende in analisi e sviscera nel particolare due soggetti e un ambiente (un docente, uno studente e una scuola vuota) protagonisti della situazione scolastica italiana ai tempi del COVID-19.
Nonostante l’acceso e incongruente dibattito politico rispetto alla già delicata situazione della Scuola Italiana, le immagini mostrano, in parte, come si sono svolti gli incontri virtuali tra professori e alunni.
Senza gli attori attivi e costituenti il corpo della Scuola stessa, nulla di tutto ciò che si è espresso in condizioni già di per sé misere sarebbe stato possibile. Senza l’impegno e le capacità adattive dei professori, degli studenti, dei genitori e degli operatori scolastici, l’Istituzione sarebbe ancor più clamorosamente in difficoltà.